il famoso "tocco delle dita" del Giudizio Universale di Michelangelo

Sensazioni fantasma

Come il nostro cervello processa la sensazione del “tatto”

Vi è mai capitato che qualcuno vi toccasse il braccio sinistro quando, in realtà, aveva toccato quello destro? Gli scienziati conoscono questo fenomeno e lo chiamano sensazione fantasma: può aiutare a far luce su come il nostro cervello reagisce e processa la sensazione del tatto.

Il cervello umano è ancora per molti aspetti misterioso. Ci sono fenomeni complessi che sfuggono alla nostra comprensione, come il dolore agli arti fantasma che si verifica quando una persona crede di poter rilevare il dolore o altre sensazioni tattili ad un arto che ha perso con l’amputazione.

Alcune persone sperimentano allucinazioni tattili durante le quali credono erroneamente di provare una sensazione quando, in realtà, nessun fattore avrebbe potuto indurla.

Le allucinazioni tattili si verificano di solito in individui che sono sotto particolari condizioni psicologiche come la schizofrenia, ma non è raro che anche soggetti mentalmente e fisicamente sani possano sperimentare fenomeni simili.

Per esempio, quando una persona viene toccata sulla mano sinistra, può credere di aver percepito un tocco al piede sinistro o viceversa: questo è proprio il caso di ciò che gli scienziati chiamano sensazione fantasma: i ricercatori impegnati a studiare questa strana situazione sono ancora lontani da capire perché questo fenomeno si verifica.

In un nuovo studio recentemente realizzato, i cui risultati appaiono pubblicati su Current Biology, un team di ricercatori della New York University e delle Università di Amburgo e Bielefeld, in Germania, spiegano in dettaglio cosa caratterizza le sensazioni fantasma, sostenendo che una migliore comprensione di questo fenomeno potrebbe aiutare gli specialisti a decifrare altri misteri simili, compreso il dolore agli arti fantasma.

I limiti delle spiegazioni precedenti su come e dove i nostri processi cerebrali processano la sensazione del tocco, diventano evidenti quando si tratta di persone che hanno avuto parti del loro corpo amputate o che soffrono di malattie neurologiche – osserva il coautore dello studio Prof. Tobias Heed.

Egli sottolinea che, fino ad oggi, gli scienziati hanno appreso sorprendentemente poco su come il cervello umano elabori la sensazione del tatto.

Le persone che hanno avuto una mano o una gamba amputata spesso riferiscono sensazioni fantasma su quegli arti – prosegue il Prof. Heed – . Ma da dove viene esattamente questa falsa percezione?

Studiando a fondo i processi cerebrali

Fino ad oggi gli scienziati pensavano che la nostra percezione cosciente di dove si è verificato un tocco derivasse da una mappa topografica archiviata nel nostro cervello. Seguendo questa ipotesi, parti del corpo come le mani, i piedi o il viso, sarebbero rappresentati su questa mappa.

Tuttavia questo nuovo studio, che si è concentrato sull’analisi comportamentale in partecipanti pienamente sani, indica che il modo in cui il cervello attribuisce le sensazioni tattili è molto più complicato.

Nello studio in questione i ricercatori hanno condotto cinque diversi esperimenti, ognuno dei quali ha coinvolto la collaborazione di 12-20 adulti sani. Durante ogni esperimento i partecipanti hanno accettato di avere degli stimolatori tattili attaccati alle mani e ai piedi. I ricercatori hanno utilizzato questi stimolatori per generare sensazioni tattili in due diverse parti del corpo in rapida successione e poi hanno chiesto ai partecipanti di segnalare dove avevano sentito i tocchi. Questa tipologia di test è stata poi ripetuta diverse centinaia di volte per ogni partecipante.

Sorprendentemente, nell’8% di tutti i casi, i soggetti hanno attribuito il primo tocco ad una parte del corpo che non era stata nemmeno toccata – dandoci modo di verificare una discreta distribuzione della presenza di sensazioni fantasma – dichiara il ricercatore capo dell’esperimento, Stephanie Badde.

Le 3 caratteristiche delle sensazioni fantasma

La concezione precedente, come abbiamo accennato, attribuiva la posizione di un tocco dipendente da mappe del corpo conosciute dal nostro cervello: tutto ciò però non combacia in alcun modo con queste nuove scoperte.

Lo studio dimostra che le sensazioni fantasma possono avere 3 caratteristiche diverse:

  • L’identità dell’arto: un tocco su una mano viene percepito dall’altra mano.
  • Il lato del corpo: una persona potrebbe pensare di sentire un tocco alla mano destra quando, di fatto, si è verificato sul piede destro.
  • La normale posizione anatomica dell’arto (destro o sinistro). Per esempio, se una persona incrocia le braccia o le gambe, posizionando l’arto destro a sinistra del corpo, potrebbe erroneamente percepire un tocco al braccio destro come un tocco al piede sinistro.

Quando parti del corpo vengono posizionate sull’altro lato, per esempio quando incrociamo le gambe, i due sistemi di coordinate entrano in conflitto -prosegue il Prof. Heed.

I risultati attuali non si limitano a contraddire le precedenti conoscenze sulla modalità del cervello di elaborarare la percezione del tatto, ma quanto, in futuro, aiutare a guidare la ricerca sulle sensazioni degli arti fantasma e altri fenomeni correlati.

Un mistero affascinante che ci apre nuove porte per una maggiore conoscenza del nostro organo pensante.