Dermatologia Allergologica Villa Donatello

L’Allergologia si occupa della diagnosi e del trattamento delle principali allergie inalatorie, alimentari, da farmaci e da veleno di imenotteri (ape, vespa, calabrone). L’Immunologia si dedica allo studio e alla cura delle malattie legate al sistema immunitario. Questo complesso sistema difensivo, quando non funziona correttamente, può causare una vasta gamma di disturbi.

Allergologia e Immunologia

Medici e professionisti

Prestazioni

  • Visita allergologica
  • Visita allergologica pediatrica
  • Visita immunologica
  • Prick test (test cutaneo)
  • Patch test (test epicutaneo)

Letteralmente il termine allergia significa “reazione diversa” ed effettivamente allergico è quell’individuo che presenta delle risposte esagerate dell’organismo che di solito non causano alcuna manifestazione nella gran parte delle persone. La reazione allergica corrisponde, infatti, ad una risposta anomala ed eccessiva del sistema immunitario nei confronti di una sostanza esterna, detta allergene, con cui si viene a contatto.

Le allergie sono molto diverse: possono coinvolgere vari organi, provocare vari tipi di sintomi ed essere generate da numerosi allergeni.

Gli allergeni vengono solitamente classificati in base alla via di introduzione:

  • alimentari
  • da contatto (nickel, cromo, cobalto, cosmetici, resine sintetiche, lattice)
  • allergeni da farmaci (antibiotici, antinfiammatori, anestetici, insulina)
  • inalanti (acari, muffe, epiteli di animali, pollini)
  • iniettivi (punture di insetto)

Allergologia

Dott. Andrea Matucci e Dott. Oliviero Rossi

Allergia respiratoria e ambientale: asma bronchiale in tutte le sue forme e presentazioni cliniche, riniti, rinopatie croniche ostruttive, rinosinusiti, poliposi associata o meno a intolleranza all’ASA.

Reazioni avverse ad alimenti: anafilassi e reazioni anafilattiche, sindrome orticaria-angioedema, dermatiti a varia presentazione clinica correlate a ingestione di alimenti, patologie gastroenterologiche correlate a ingestione di alimenti.

Allergia al veleno di imenotteri: anafilassi e reazioni anafilattiche da puntura di api e vespe

Allergia o Intolleranza farmacologica: anafilassi e reazioni anafilattiche/anafilattoidi, sindrome orticaria-angioedema, dermatiti correlate ad assunzione di farmaci.

Allergia dermatologica (fai clic per approfondire): sindrome eczema/dermatite atopica (estriseca e intrinseca), sindrome orticaria-angiodema, dermatiti extraprofessionali ad etiopatogenesi allergica e fotoallergica da contatto, tossidermie da farmaci.

Allergia professionale: dermatiti allergiche, orticaria da contatto DAC professionale, DIC professionale, protein contact dermatitis, malattie allergiche respiratorie quali riniti, sinusiti, asma bronchiale di natura professionale, allergia al lattice di gomme.

Prick test (test epicutaneo)

Il prick test, o test cutaneo, viene effettuato per rilevare la reazione del paziente alla somministrazione di una quantità minima di sostanza allergenica. Il principio è quello di riprodurre, su scala minima, una reazione allergica di ipersensibilità immediata.

Rappresenta la tecnica diagnostica più diffusa nel campo della cura delle allergie respiratorie, poiché è indoloreveloce e, quando è il caso, consente di compiere una ricognizione a vasto raggio su diversi allergeni.

Per quanto riguarda invece le allergie alimentari, il prick test rappresenta uno strumento utile ma solo accessorio, permettendo di valutare la reazione dell’organismo ad estratti di proteine stabili (uova di gallina, frutta e verdura).

Per prima cosa, il medico provvede a disinfettare la parte del corpo dove verrà effettuato il test; generalmente si tratta della parte della parte posteriore dell’avambraccio, anche se in casi particolari può essere eseguito sulla schiena del paziente.

In un secondo tempo, il medico suddivide la porzione di epidermide dove verrà effettuato il test in diversi settori, corrispondenti agli allergeni che devono essere testati.

I campioni necessari per verificare l’entità della cosiddetta “intradermoreazione” sono contenuti in flaconi standardizzati e comprendono allergeni di graminacee, alberi, erbe, acari, forfore, epiteli di animali, alimenti, farmaci particolari, micofiti, insetti, veleni e parassiti. Sono anche disponibili test per particolari allergie professionali, come la polvere del legno o di riso, la seta o il caffè.

Successivamente, il medico rilascia una goccia di allergene sul segmento di pelle precedentemente identificato e, con una lancetta, procede all’incisione della pelle, in modo da favorire la penetrazione dell’allergene nel derma e scatenare la reazione allergica. Il tempo di attesa varia tra 15 e 20 minuti.

La positività al test viene confermata dall’apparizione di una reazione di ipersensività, con la comparsa di un pomo con un diametro superiore a 3 mm, con o senza arrossamento, accompagnato da prurito. L’intensità della reazione viene confrontata con quella prodotta da una sostanza, detta “di controllo”, in grado di provocare una reazione allergica in tutti i soggetti.

In caso di risultati incerti, il medico potrà eventualmente decidere di sottoporre il paziente a test di altro genere, come i test biologici o i test di provocazione.

Patch test (test epicutaneo)

Il patch test, o test epicutaneo, si impiega nella diagnosi della dermatite da contatto e consiste nel mettere a contatto della cute sana piccole quantità di varie sostanze chimiche attraverso appositi cerotti, che generalmente vengono applicati sulla schiena del paziente.

Poiché la reazione della dermatite da contatto è di tipo ritardato, il risultato viene letto dopo 24-48 ore dall’applicazione del test.

La positività è data dalla comparsa, in corrispondenza dell’applicazione della sostanza allergizzante, di eritema, vescicole e desquamazione cutanea.

Immunologia clinica

Prof. Giacomo Emmi

Le malattie del sistema immunitario sono un gruppo eterogeneo di malattie caratterizzate o da un eccesso di risposta infiammatoria (malattie autoimmuni o autoinfiammatorie) o da un suo primitivo difetto (immunodeficienze).

Le malattie autoimmuni sistemiche e quelle autoinfiammatorie interessano spesso giovani (in particolare donne, ma non solo), con un esordio talvolta subdolo, caratterizzato da sintomi aspecifici (febbricola, perdita di peso, stanchezza).

A questi possono associarsi variamente un ampia gamma di sintomi o segni più o meno specifici (ad esempio fenomeno di Raynaud, ulcere orali ricorrenti, pericarditi, dolori articolari, aborti ricorrenti, etc), e/o alterazioni di laboratorio (tra cui l’aumento degli indici di infiammazione come la VES o la PCR, la positività di alcuni auto-anticorpi, ad esempio gli ANA o gli anti-fosfolipidi, o alterazioni dell’emocromo, come riduzione di globuli bianchi, emoglobina e piastrine o l’aumento degli eosinofili).

principali trattamenti di queste condizioni si basano sull’utilizzo di farmaci che riducono l’eccessiva infiammazione, come ad esempio cortisone, farmaci immunosoppressori tradizionali, o più recentemente farmaci biologici o piccole molecole.

Le immunodeficienze, al contrario, sono un gruppo di patologie caratterizzate da un difetto delle difese del sistema immunitario, che determina una maggiore predisposizione e suscettibilità alle infezioni, anche da germi non comuni, in particolare delle alte e basse vie.

Alcune complicanze, come la comparsa di fenomeni autoimmuni a carico delle cellule del sangue o infiammatori del polmone o del tratto gastro-intestinale, possono occorrere in queste patologie. Raramente questi difetti, che si presentano più comunemente in età adultà, possono essere causati da una alterazione genetica o dalla comparsa di auto-anticorpi.

trattamenti si basano principalmente sull’utilizzo di una terapia sostitutiva con immunoglobuline (derivati del plasma) per via endovenosa (in ambiente ospedaliero) o sottocutanea (a domicilio).


MALATTIE AUTOIMMUNI SISTEMICHE

Connettiviti e artriti:

  • Lupus eritematoso sistemico
  • Sindrome da anticorpi antifosfolipidi
  • Sclerosi sistemica (o Sclerodermia)
  • Sindrome di Sjögren
  • Polimiosite/dermatomiosite
  • Connettivite indifferenziata
  • Artrite reumatoide
  • Spondiloartriti (spondilite/artrite psoriasica)

Vasculiti sistemiche:

  • Granulomatosi eosinofila con poliangioite  (ex Sindrome di Churg-Strauss)
  • Granulomatosi con poliangioite (ex Granulomatosi di Wegener)
  • Poliangioite microscopica
  • Sindrome di Behçet
  • Arterite a cellule giganti (ex arterite di Horton o arterite temporale)
  • Arterite di Takayasu
  • Vasculite IgA (ex Sindrome di Schönlein-Henoch)
  • Sindrome di Cogan
  • Crioglobulinemia
  • Sindrome VEXAS


MALATTIE AUTOINFIAMMATORIE

  • Febbre Mediterranea Familiare
  • Criopirinopatie
  • Sindrome periodica associata al recettore del fattore di necrosi tumorale (TRAPS)
  • Sindrome SURF (febbri periodiche non definite)
  • PFAPA (sindrome con febbre, faringite, afte al cavo orale e linfadenopatia)
  • Interferonopatie (sindrome COPA, Aicardi-Goutieres, etc)
  • Difetto di Adenosin Deaminasi 2 (DADA2)


ALTRE PATOLOGIE IMMUNOMEDIATE

  • Uveiti
  • Episcleriti
  • Sarcoidosi
  • Febbre di origine sconosciuta
  • Pericarditi ricorrenti
  • Miocarditi non infettive
  • Polimialgia reumatica
  • Sindromi ipereosinofile


IMMUNODEFICIENZE

  • Immunodeficienza comune variabile (CVID o IDCV)
  • Deficit selettivo di IgA
  • Immunodeficienze combinate
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