L’Intelligenza Artificiale di Google Health

Un prezioso supporto per la prevenzione del tumore al seno

In un recente articolo pubblicato sul nostro blog vi avevamo aggiornato sui progressi dell’Intelligenza Artificiale come supporto alla Medicina, promettendovi di seguire l’evolversi della ricerca.

In queste ore sta facendo il giro del mondo una notizia che riporta i risultati di un nuovo test su un prodotto di  Google Health che sarebbe stato messo  alla prova nella lettura di alcune mammografie, con il risultato di aver scoperto delle formazioni tumorali al seno di alcune pazienti che difficilmente sarebbero potute essere individuate dagli esperti. Ci sembra bello e importante cominciare questo nuovo anno con una notizia che sembra infondere molta speranza sulla crescita della qualità dei programmi di prevenzione contro il cancro.

Il software di Intelligenza Artificiale di cui stiamo parlando ha colto nella lettura delle immagini mammografiche elementi che poi sono stati effettivamente riscontrati come primitive formazioni cancerogene, mentre contemporaneamente è stato in grado di eliminare alcuni  falsi positivi che sarebbero stati impossibili da cogliere anche dall’occhio dei professionisti più stimati.

Se questo nuovo programma dovesse dimostrare di saper ripetere i risultati ottenuti, alla luce di un lungo e ancor più approfondito trial che ne dovrà confermare la bontà, potrebbe proporsi come fondamentale strumento per la prevenzione del cancro alla mammella, condizione che colpisce ormai quasi una donna su otto nel corso della propria esistenza.

Negli ultimi anni sono aumentati a dismisura i programmi di prevenzione in grado di individuare ed eliminare per tempo il tumore al seno; anche la nostra Casa di Cura è da tempo attivissima su questo fronte. Malgrado l’impegno progressivo, il cancro riesce comunque a colpire, così come continueranno a ripetersi situazioni di falso positivo, non per imperizia ma perché, allo stato delle cose, anche in caso di un piccolissimo dubbio rilevato dalla mammografia è giusto che si proceda con analisi più approfondite. Immaginate, per esempio in quest’ultimo caso, quanto potrebbe incidere un tecnologia di supporto ai radiologi di tutto il mondo nell’eliminare situazioni di ansia e di paura in donne invece perfettamente sane.

Il software di cui stiamo parlando riesce a leggere e interpretare i dati in tre diversi modi prima di combinarli e produrre quindi una sorta di punteggio di rischio che risulta molto più accurato di quelli attualmente a nostra disposizione.

Gli scienziati hanno messo alla prova l’Intelligenza Artificiale sulle mammografie di oltre 76.000 donne nel Regno Unito e di 15.000 donne negli Stati Uniti. Come ulteriore prova, alla IA di Google Health è stato poi chiesto di valutare quasi 30.000 nuove mammografie di donne britanniche e statunitensi che avevano un cancro confermato dalla biopsia o che non presentavano segni di cancro durante il follow-up a distanza di un anno dal primo controllo.

Negli Stati Uniti, le donne che si sottopongono allo screening del cancro al seno tendono ad essere visitate ogni uno o due anni e le loro mammografie vengono esaminate da un unico radiologo. Rispetto al sistema statunitense, l’IA ha prodotto il 5,7% in meno di falsi positivi e il 9,4% in meno di falsi negativi.

Nel Regno Unito, le donne vengono sottoposte a screening meno spesso, in genere una volta ogni tre anni, ma le loro mammografie vengono esaminate da due radiologi, e a volte un terzo in caso di disaccordo. L’IA si è comportata solo marginalmente meglio del sistema britannico, riducendo i falsi positivi dell’1,2% e i falsi negativi del 2,7%.

I risultati suggeriscono che l’IA potrebbe migliorare la qualità dello screening del cancro al seno negli Stati Uniti e mantenere lo stesso livello nel Regno Unito, con l’IA che assiste o sostituisce il secondo radiologo.

Questo nuovo strumento, data la giusta tendenza all’aumento dei controlli preventivi in tutto il mondo, potrebbe anche sopperire alla mancanza del numero di radiologi sufficienti a coprire la domanda, rendendo possibile, là dove sono almeno due i professionisti coinvolti nella lettura dei dati, la sostituzione di uno dei due.

Attenderemo ulteriori sviluppi del trial che verrà programmato nei prossimi tempi, per poi tornare a parlarvene qui nel nostro blog.

fonte: New York Times, Time, The Guardian, ANSA