Artrosi di ginocchio - Villa Donatello

L’artrosi è una patologia degenerativa che colpisce le articolazioni, determinando la progressiva usura della cartilagine. Questo processo porta a dolore, rigidità e limitazione dei movimenti, influenzando negativamente la qualità della vita.

Artrosi di ginocchio: dalla mini-protesi alle revisioni nei casi complessi

Medici e professionisti

Patologie e trattamenti

Quando i trattamenti conservativi, come farmaci, fisioterapia e infiltrazioni, non sono più efficaci, la chirurgia protesica rappresenta una soluzione efficace per ridurre il dolore e ripristinare la funzionalità articolare.

La chirurgia protesica di ginocchio è indicata nei pazienti con artrosi avanzata e sintomi invalidanti non rispondenti ai trattamenti conservativi. L’intervento consiste nella sostituzione dell’articolazione danneggiata con un rivestimento artificiale, la protesi,  (generalmente in titanio), con l’obiettivo di ridurre il dolore e ripristinare la funzionalità articolare.

Mini-protesi di ginocchio

Con il termine informale di “mini-protesi” (o protesi monocompartimentali), si intende la protesi che riveste solo una parte del ginocchio, solitamente il comparto mediale (interno), laterale (esterno) o della femoro-rotulea.

Vengono indicate quando l’artrosi coinvolge solo una parte del ginocchio, mantenendo in sede i legamenti crociati e le altre strutture articolari. Questo permette, attraverso un acceso meno invasivo, di ottenere un recupero più rapido e conservativo dell’articolazione.

Protesi totale di ginocchio con allineamento Cinematico

Nel caso in cui l’artrosi coinvolga tutti e tre i compartimenti del ginocchio (mediale, laterale e femoro-rotuleo), la mini-protesi non sarebbe sufficiente per risolvere il dolore ed è in maggior misura indicato la sostituzione con rivestimento di tutta l’articolazione con una protesi metallica. Vi sono numerose tecniche con cui si può ottenere questo risultato, ma una fra le più moderne è l’allineamento cinematico (o funzionale).

Quest’ultimo mira a rispettare l’anatomia e la cinematica originale del paziente così da ripristinare l’asse che il soggetto aveva prima dell’instaurarsi dell’artrosi.

I vantaggi per il paziente di questa tecnica sono:

– Recupero di un movimento più naturale, soprattutto nei primi mesi post-operatori

– Minore stress su tessuti molli

– Maggior aderenza protocollo di riabilitazione ed alla fisioterapia con un recupero più rapido

Questo risultato si può ottenere con tecnica convenzionale oppure tecnologie associate come la navigazione computer-assistita o la chirurgia robotica.

Questa tecnica necessita di un’equipe di chirurghi Ortopedici esperti nella chirurgia protesica.

Protesi totale di ginocchio con allineamento Meccanico

In alcuni casi l’allineamento funzionale non rappresenta una valida opzione e si preferisce utilizzare un allineamento meccanico standard che mira a ripristinare l’asse neutro del paziente, indipendentemente dall’asse originale. Questo può essere indicato nel caso di pazienti con grave artrosi in valgo, artrosi post-traumatica (esito di fratture di femore distale o piatto tibiale prossimale) ed esiti di instabilità ligamentose.

Revisione nella protesi totale di ginocchio

In alcuni sfortunati casi, la protesi totale di ginocchio impiantata precedentemente può fallire nel tempo e creare problemi di dolore persistente, instabilità e difficoltà alla deambulazione. Le cause del fallimento possono essere molteplici (infezione, usura, mal-allineamento, lesioni ligamentose, errori tecnici) e devono essere valutati da Chirurghi esperti della chirurgia protesica. Infatti, è fondamentale capire la causa del fallimento per scegliere la procedura chirurgica più adatta e soprattutto risolutiva.

Si tratta di un intervento più impegnativo rispetto al primo, con tempi di recupero più lunghi e maggiori rischi, ma mira a recuperare il movimento, ridurre il dolore e ristabilire la funzione del ginocchio.

Fast-Track: che cosa è?

Il Fast-Track (o percorso rapido) è un protocollo moderno di approccio al paziente nel periodo dopo intervento chirurgico e che lo aiuta a recuperare le sue funzionalità prima e meglio.  Non si tratta, per quanto possa sembrare dal nome, di aumentare la velocità dei trattamenti ma piuttosto di cure ogni minimo dettaglio del post-operatorio per ridurre al minimo il dolore, le complicanze ed i tempi di recupero.

 

Prima dell’intervento

  • Il chirurgo operatore le spiegherà bene le caratteristiche dell’intervento, così sarà più tranquillo e preparato.
  • Se necessario, le consigliamo esercizi da fare prima per arrivare in sala operatoria più forte.
  • Durante le valutazioni preoperatorie, le verranno controllati numerosi parametri come il ferro, la funzionalità cardiaca e le patologie pregresse così da ridurre al minimo i rischi.

 

Durante l’intervento

  • L’anestesia è pensata per farla star bene e svegliarsi senza nausea o dolore sopportabile.
  • L’operazione è eseguita con tecniche precise che riducono il sanguinamento ed eccessivi traumi ai tessuti molli

 

Subito dopo

  • Già in giornata o il giorno dopo, un fisioterapista l’aiuterà a mettersi in piedi e camminare.
  • Il dolore sarà tenuto sotto controllo con più farmaci antidolorifici combinati, che le permetteranno di deambulare con assistenza senza nausea e con dolore sopportabile
  • Non si usano quasi mai drenaggi.

 

L’obiettivo finale di questo protocollo è quello di:

  • Ridurre lo stress chirurgico
  • Accelerare il recupero funzionale nel post-operatorio
  • Diminuire la degenza ospedaliera
  • Ridurre le complicanze post-operatorie

 

Ovviamente non sarà applicabile a tutti i pazienti, ma verrà cautamente selezionato sulla base delle esigenze e patologie di ciascuno.

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