nuvole su cielo azzurroTrattamento dell’ernia discale e delle lombosciatalgie
con ossigeno-ozono terapia

L’ozono è un gas naturale con forte potere antinfiammatorio ed antidolorifico; l’assenza quasi totale di controindicazioni cliniche e gli esigui rischi consentono il trattamento nella maggior parte delle patologie dolorose lombari.

Il trattamento con ozono è particolarmente indicato nelle ernie discali di piccole-medie dimensioni, nel dolore da fibrosi post-chirurgia, cioè il “mal di schiena” post-operatorio e nelle infiammazioni del nervo sciatico (la “sciatica” acuta).

La patologia del disco intervertebrale può essere spesso alla base di lombosciatalgie (il cosiddetto “colpo della strega”) che possono non rispondere alla terapia farmacologica tradizionale, solitamente basata su antinfiammatori e cortisonici.

Il dolore può essere così intenso da impedire le normali attività quotidiane e l’esecuzione di procedure fisioterapiche volte al recupero di una normale motilità e funzione della colonna vertebrale.

In alcuni casi, dove la causa della sintomatologia è rappresentata da un’ernia del disco intervertebrale, ed il dolore non tende a recedere neppure dopo terapie appropriate, il paziente e il medico si trovano ad affrontare il dilemma se intervenire chirurgicamente per il trattamento della patologia, anche in assenza di una grave sofferenza delle fibre nervose che renda comunque necessario l’intervento chirurgico.

In alternativa all’intervento chirurgico è possibile effettuare una terapia percutanea (cioè solamente utilizzando un ago per l’infiltrazione) dell’ernia del disco lombare e del “mal di schiena” mediante trattamenti con Ossigeno Ozono a livello foraminale (ovvero nel punto in cui il nervo fuoriesce dalla colonna vertebrale), del disco intervertebrale (discolisi propriamente detta) oppure  con la semplice somministrazione a livello dei muscoli paravertebrali.

L’infiltrazione paravertebrale è un trattamento ambulatoriale che consiste nella infiltrazione nei muscoli lombari di una quantità contenuta di miscela ossigeno-ozono. Tale miscela ha un effetto decontratturante ed antinfiammatorio e si sfruttano le proprietà del gas di diffusione verso le aree infiammate  (il nervo ed i dischi  lombari) per ottenere il controllo della sintomatologia dolorosa. Il ciclo di trattamento consiste in 6-10 sedute distanziate di 4-7 giorni l’una dall’altra.

L’infiltrazione transforaminale e la discolisi vengono invece effettuate in regime di day-hospital in sala operatoria in quanto deve essere eseguita con rigorosa sterilità e necessita del controllo radiologico.

Le indicazioni a tale tecnica vengono date quando la somministrazione paravertebrale sia risultata inefficace oppure se la sintomatologia sia troppo acuta e richieda l’utilizzo di tecniche “maggiori” rispetto alla paravertebrale. In genere un solo trattamento è sufficiente ad ottenere degli ottimi risultati nell’80% dei casi; il ritrattamento viene riproposto quando il risultato o il grado di soddisfazione del paziente non sono ottimali.

Come viene eseguita la discolisi con ossigeno-ozono? Il paziente viene posizionato prono (a pancia in giù) sul lettino operatorio; utilizzando l’apparecchio radiologico si localizza con precisione il disco intervertebrale o il nervo da trattare. Dopo avere effettuato una anestesia locale della pelle e dei tessuti sottostanti si posiziona l’ago a livello del bersaglio e si somministra la miscela gassosa di ozono.  La procedura dura circa 20 minuti, compresa la fase preparatoria, ed è praticamente indolore; solamente un leggero fastidio o dolore possono essere avvertiti durante il posizionamento dell’ago o l’iniezione del gas. Inoltre il paziente deve essere avvertito del fatto che la sintomatologia dolorosa può accentuarsi per qualche giorno prima di avviarsi a risoluzione, con tempi variabili fra 10 giorni ed un mese. Non sono necessarie cure o attenzioni particolari dopo l’infiltrazione, se non riposo per i tre giorni successivi e quindi una ripresa della normale attività lavorativa e riabilitativa quando indicata.

Nel caso in cui invece non si  rilevino indicazioni al trattamento con ozono, è possibile, dopo una diagnosi accurata, utilizzare altre tecniche infiltrative dirette verso altre strutture della colonna vertebrale, come le articolazioni vertebrali (faccette articolari) oppure le articolazioni sacro-iliache o ancora eseguire infiltrazioni peridurali (cioè nel canale vertebrale) con anestetici locali e cortisonici e ozono, per ridurre il dolore e mettere il paziente in condizioni di affrontare in modo migliore la riabilitazione.

Infine, l’ossigeno ozono può essere iniettato anche a livello articolare (spalla, anca, ginocchio), meglio se sotto controllo ecografico, per sfruttare la sua potente azione antinfiammatoria in dolori articolari refrattari ad altre terapie.

Medici e professionisti di Villa Donatello