Il Bruxismo [AUDIO]
Un’intervista alla Dr.ssa Paola Miglietta su RDF 102.7 all’interno della rubrica
“VIBS – Vivi in bellezza e salute”, a cura di Matilde Calamai
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RDF: Che cos’è il Bruxismo?
Dr.ssa Miglietta: Il bruxismo è una parafunzione, cioè una funzione che affianca le funzioni primarie dell’apparato masticatorio quindi la deglutizione, la masticazione, la fonazione eccetera. Si tratta di serrare e digrignare i denti: chiaramente o l’uno o l’altro.
Il bruxismo è un’attività inconscia, cioè il paziente serra o digrigna senza rendersene conto.
Può essere un’attività notturna – e quindi rientrare nei disturbi del sonno, quindi nelle parasonnie – o una dinamica diurna. Talvolta diventa una dinamica di comportamento per cui il paziente serra e bruxa indifferentemente di giorno e di notte.
RDF: Quali sono i sintomi?
Dr.ssa Miglietta: Il bruxismo è dovuto ad una disregolazione della funzione masticatoria e genera un aumento dell’attività della muscolatura masticatoria. Questa aumentata attività affatica tantissimo la bocca e tutte le strutture che ne fanno parte.
I sintomi quindi saranno prima di tutto muscolari, il tipico dolore muscolare: mal di testa, dolore alla muscolatura masticatoria, alle guance, al viso, al tratto cervicale.
Poi ci saranno una serie di sintomi a carico dei denti e delle artiolazioni: i denti si potranno rompere oppure consumare; potrà comparire la sensibilità dentinale fino al dolore reale, dolore pulpare.
Lo stesso vale per le articolazioni temporo-mandibolari che potranno alterarsi nella loro struttura e iniziare ad avere dei processi patologici quindi tutti i sintomi legati a questo: difficoltà a muovere la bocca (aprire e chiudere), i clic articolari fino a un quadro di disfunzione temporo-mandibolare e, se lo stadio avanza, anche di disfunzione cranio cervico mandibolare cioè il serramento o il digrignamento danneggia la bocca, il collo e la testa.
RDF: Come si cura?
Dr.ssa Miglietta: Chiaramente il serramento è una dinamica il più delle volte legata allo stress. Quindi la cura principale è quella di gestire questo stress psico-emotivo che provoca il disturbo. Il dentista, e in particolare lo gnatologo, è il medico che invece si occuperà di ridurre i danni alla bocca prodotti da bruxismo. Questo verrà fatto, il più delle volte, utilizzando dei bite. Si tratta di un dispositivo oggi molto conosciuto perché molto utilizzato. È un dispositivo in resina trasparente rimovibile che viene messo sull’arcata superiore o inferiore e che protegge i denti dal danno da bruxismo e, soprattutto, rilassa i muscoli riducendo il dolore muscolare.
RDF: Un ultimo consiglio Dottoressa?
Dr.ssa Miglietta: Prima di indossare un bite e di iniziare un percorso terapeutico con bite è necessario rivolgersi ad uno specialista che dovrà:
- Valutare se il paziente potrà indossare un bite, valutare quindi se questo riuscirà a curare i suoi disturbi
- Realizzare un bite assolutamente dopo una valutazione degli spazi anatomici e delle caratteristiche funzionali specifiche del paziente
Quindi bite sì ma soltanto in alcuni casi e realizzato da specialisti.