due persone di spalle stanno provando RAPAEL, un guanto intelligente per aiutare nella riabilitazione dopo un ictus

Disabilità: 10 nuove tecnologie che cambiano la qualità della vita

Nel corso degli ultimi anni l’accelerazione dell’innovazione tecnologica ha permesso a nuove branche della scienza di affiancare la medicina per ideare soluzioni che rendano la nostra vita migliore. La bioingegneria si è affermata come uno dei più promettenti campi di applicazione.

Già oggi molte tecnologie, una volta soltanto immaginabili, hanno permesso a persone di tornare a camminare, vedere, parlare. Gli sviluppi della ricerca e gli investimenti che sempre di più si concentrano su queste soluzioni, porteranno in un futuro ormai prossimo ad un abbassamento dei costi e quindi ad una diffusione più ampia di strumenti in grado davvero di cambiare la vita.

Tra le molte tecnologie in fase di ricerca, sviluppo e applicazione, ne abbiamo scelte alcune in grado di dare un’idea di come stanno evolvendo le cose: da piccole soluzioni di praticità a grandi macchinari di supporto vitale, ecco 10 nuove tecnologie che cambieranno la qualità della vita per persone con disabilità.


1. Oneware: utensili da cucina per chi può usare solo una mano

Un utensile che permette a persone disabili di tagliare verdura e frutta con una sola mano

Oneware è il nome di una serie di utensili da cucina pensati per quelle persone che, sia temporaneamente che in modo permanente, possono utilizzare solo una mano.

Concepiti da uno studende di Disegno Industriale di Singapore, i prototipi Oneware sono al momento due: un tagliere dotato di fermi per rendere stabili gli alimenti da tagliare ed un tappetino per lavare le stoviglie con una superficie in silicone adatta a tenere fermi i piatti durante il lavaggio.

utensile che permette a persone con disabilità di lavare oggetti con una mano sola


2. Scooter for Life: mobilità per anziani

Concepito della PriestmanGoode, Scooter for Life è un prototipo pensato come soluzione ai problemi di mobilità delle persone anziane.

Il riferimento da cui trae ispirazione sono i piccoli monopattini a spinta che vediamo sempre più presenti nelle nostre città, alle cui caratteristiche tradizionali ne sono state associate altre per venire incontro al target di riferimento: dotato di tre ruote, per una maggiore stabilità, lo scooter ha anche un cestino posizionato nella parte anteriore; per garantire la massima sicurezza, si muove solo quando viene rilasciato il freno, può essere dotato di seggiolino e persino di un motore elettrico.

Un’altra possibilità interessante è quella di registrare i percorsi effettuati e fare quindi imparare allo scooter i punti critici del terreno.


3. Textura: il cellulare in Braille

Chi l’ha detto che gli smartphone non possano essere utilizzati anche dai non vedenti? Se il touchscreen diventa un braillescreen tutto diventa possibile. Il telefono Textura è un concept che si propone di dare accesso al mondo della telefonia intelligente anche questa categoria di persone.

Il telefono è dotato di una superficie Braille che cambia e si adatta alle varie informazioni. In alternativa, è dotato anche di cuffie che trasmettono a chi non è in grado di vedere, tutta una serie di istruzioni vocali su ciò che il telefonino sta facendo o e in grado di fare.


4. Scewo: la sedia a rotelle che sa usare le scale

La libertà di movimento delle sedie a rotelle tradizionali si ferma in presenza di scale o altre barriere architettoniche delle quali purtroppo le nostre città sono piene.

La sedia a rotelle Scewo si propone di risolvere questo problema, con la sua capacità di salire e scendere le scale e offrire la massima stabilità su terreni irregolari.

Un’altra caratteristica innovativa ed interessante di Scewo è la Modalità Elevazione, che consente al suo utilizzatore di venire alzato ad altezza occhi di un interlocutore o comunque di elevarsi quando la visibilità è ostruita.

Scewo al momento è ancora in fase di sviluppo e potrebbe essere disponibile verso la fine del 2018.


5. H.A.N.D.I.: il triciclo che si usa con le mani

immagini del prototipo di H.A.N.D.I. un triciclo guidabile soltanto con le mani

H.A.N.D.I. è una bicicletta/sedia a rotelle con propulsione a mano, pensata per garantire la mobilità a quelle persone che hanno problemi agli arti inferiori.

H.A.N.D.I., il cui acronimo sta per Azione Umanitaria per Nutrire le Persone Disabili (Humanitarian Action to Nourish Disabled Individuals), consente infatti di pedalare con le mani, eliminando di fatto la necessità di avere delle gambe funzionanti per far muovere il veicolo. Questa innovativa bicicletta-sedia a rotelle è dotata anche di un cuscino adattabile per offire il massimo comfort e di un tettino per la protezione dal sole e dalla pioggia. Completa le dotazioni un piccolo spazio per portare con se gli accessori essenziali.


6. OLYMPIA: il sistema di allenamento per persone in carrozzina

OLYMPIA è un sistema di allenamento della parte superiore del corpo che si propone di venire incontro alle esigenze di allenamento delle persone su sedia a rotelle.

Il sitema funziona bloccando la carrozzina nella posizione desiderata, permettendo agli utenti di svolgere in serenità il prorpio allenamento.

I sensori digitali integrati nel sistema registrano i dati di utilizzo e li mostrano su un display, dove l’atleta può visualizzare una serie di informazioni utili quali il tempo di allenamento, la frequenza cardiaca e il numero di calorie bruciate.

Il sistema offre inoltre diverse opzioni di esercizi che consentono di svolgere un allenamento variegato senza dover utilizzare apparecchiature diverse.


7. RAPAEL: il guanto intelligente per la riabilitazione

La software company NEOFECT si occupa di sviluppare tecnologie in grado di migliorare l’accessibilità per persone che hanno subito un ictus. Il loro guanto intelligente RAPAEL sarà presto disponibile per aiutare questi pazienti durante le delicate fasi della riabilitazione.

Lo strumento si presenta sotto forma di un device indossabile che si adatta alla mano come farebbe un guanto ed è in grado di aiutare chi lo indossa in attività di vario tipo come tagliare il cibo. Attraverso un sistema di esercizi proposti sottoforma di giochi a difficoltà crescente, RAPAEL è in grado di raccogliere e analizzare dati per proporre un percorso che aiuti a recuperare abilità fisiche e cognitive del malato.


8. Smart Gloves che traducono i gesti in testo

Questi guandi intelligenti, in grado di tradurre, sono pensati per aiutare i non udenti a comunicare con tutte quelle persone che non conoscono il linguaggio dei segni.

Mostrati per la prima volta al Computex Global Trade Show di Taipei, questi guanti neri sono equipaggiati di sensori sulle dita, acceleratori e giroscopi che rendono possibile non soltanto comprendere la differenza tra i molteplici gesti delle mani, ma anche di tradurli in una traduzione in tempo reale, in forma scritta su un cellulare collegato via bluetooth o wi-fi.


9. Il  traduttore Braille di Team Tactile

Un traduttore di braille per aiutare i non vedenti a leggere documenti e libri

Team Tactile, una startup creata da un gruppo di sei studentesse del Massachussets Institute of Technology, ha sviluppato un device in grado di tradurre un linguaggio scritto in un altro in tempo reale, cosa che altre app o software come Google Translator ci ha abituato a vedere negli ultimi anni.

Quello che rende unico Tactile è che è in grado di tradurre qualsiasi testo scritto in linguaggio braille.

Lo strumento del Team Tactile, piccolo ma sufficiente per adattarsi alla maggior parte dei formati stampati più utilizzati, scorre sopra il testo scritto, facendo in modo che nella sua parte superiore si formino quei piccoli rilievi tattili che vanno a riprodurre i caratteri in linguaggio braille.

Un non vedente, grazie a questo strumento, può aver accesso in maniera indipendente a qualsiasi testo scritto di suo interesse. Il valore di un oggetto come Tactile si può percepire ancora di più sapendo che soltanto l’1% dei testi esistenti al mondo è diponibile per la lettura in linguaggio braille.


10. mySmart Cane

Il bastone mySmart Cane è un prototipo realizzato da uno studente dell’Università di Manchester per aiutare chi ha menomazioni alla vista a muoversi più agilmente nel mondo che lo circonda.

Esattamente come succede con la tecnologia di cui sono dotate molte automobili quando in fase di parcheggio segnalano che il veicolo sta andando vicino ad un ostacolo, mySmartCane, grazie ai sensori incorporati nella sfera posta alla sua estremità inferiore, avverte tramite una serie di suoni la vicinanza di altri oggetti. [Vedi il Video qua sotto]

fonte: trendhunter.com