Gli anziani nella letteratura
[DONATELLO D’ARGENTO]

È praticamente impossibile realizzare un elenco ragionato dei personaggi anziani più famosi nella letteratura. Approfittando di Donatello D’argento, mese nel quale abbiamo messo al centro della nostra e della vostra attenzione la Terza Età, vogliamo comunque divertirci un po’ con voi, suggerendo alcuni titoli di libri che potrebbero stimolare la vostra voglia di leggere.

La serie di proposte che troverete più in basso non pretende ovviamente di essere esaustiva: come spesso accade quando si scambiano consigli di lettura, ci piacerebbe che voi segnalaste altri libri che non ci sono venuti in mente o che non abbiamo aggiunto per non far diventare enciclopedico questo articolo. Vi aspettiamo quindi nei commenti qua sotto o negli spazi Social dove condivideremo questo articolo.

Buona lettura!


La copertina del libro "In viaggio contromano" di Michael Zadoorian

Michael Zadoorian – “In Viaggio contromano”

Non è mai troppo tardi per una coppia di anziani marito e moglie, per decidere di prendere e andare. La loro vita, spesso turbata da acciacchi di salute, sedentarietà e un pizzico di noia, viene gestita quasi totalmente dai figli un po’ troppo premurosi. I due allora decidono che devono andare. Dove? Perché? Non importa tanto la meta, ma la conquista di una libertà insperata. Un viaggio iniziatico, potremmo dire un romanzo di formazione, perché non si è mai troppo vecchi per riprendere nelle proprie mani il proprio destino. Romanzo delizioso.


Copertina del libro "Il posto delle fragole" di Bergman

Ingmar Bergman – “Il Posto delle Fragole”

Esiste forse per tutti un posto delle fragole, un luogo dove rimane intatto l’incanto dell’infanzia, l’io che eravamo,con la semplicità, l’autenticità e le speranze di quando la vita era davanti, un luogo, che forse c’è ancora dentro o fuori di noi, dove qualcuno può metterci davanti uno specchio e farci vedere quello che siamo diventati. Sono le fragole selvatiche colte nel giardino della casa d’infanzia di Isak Borg, vecchio professore egoista e misantropo, in viaggio a Lund per la celebrazione del suo giubileo all’Università, coronamento della carriera di medico e ricercatore. Da lì i ricordi prendono a intrecciarsi alla realtà, trasformando il viaggio verso Lund in una sorta di pellegrinaggio.


La copertina del libro "Il Pranzo di Babette"

Karen Blixen – “Il Pranzo di Babette”

Questo racconto è contenuto nella raccolta “Capricci del Destino”, ambientato in una cittadina della Norvegia. Narra di due anziane sorelle, figlie di un pastore luterano fondatore di una setta che rinuncia ai piaceri di questo mondo perché fonti soltanto di illusione. In questo
ambiente parco irrompe Babette, comunarda in fuga dalla Francia rivoluzionaria che viene assunta come cuoca dalle due sorelle. Babette non solo si inserisce rapidamente nella piccola comunità, ma diviene ben presto indispensabile. La sua presenza rappresenta l’elemento esotico in un’atmosfera fredda e austera, mentre la sua arte culinaria emana una sorta di fascinazione magica, che risveglia negli uomini antiche passioni sopite.


Copertina del libro "Il Viaggio verso casa" di Catherine Dunne

Catherine Dunne – “Il Viaggio verso casa”

Beth trova le lettere che la madre anziana e malata ha cominciato a scriverle alle prime, inequivocabili avvisaglie della malattia: vedendosi sfuggire la vita e la lucidità mentale, Alice ha voluto cercare a proprio modo di ricucire il rapporto con la figlia. Ha così inizio, nelle notti di veglia, una lunga conversazione ideale in cui Beth scopre una donna nuova, con un mondo interiore insospettato.


Copertina del libro "La visita della vecchia signora"

Friedrich Dürrenmatt – “La visita della vecchia signora”

In una piccola cittadina arriva una vecchia miliardaria e, come in una sorta di carosello alla Gogol, l’intera comunità si precipita intorno alla vecchia signora per ottenere un lascito, una donazione, qualunque cosa insomma che possa rialzare la sorte del paese ormai in irreversibile declino. La vecchia signora ritorna nella sua città, ritorna con un seguito di scialbi scagnozzi, di evirati clown che saltellano a destra e a sinistra del potere che li manovra. La vecchia signora torna, ma per un motivo ben preciso. Un motivo che nessuno in paese avrebbe mai potuto immaginare e che scatena gli istinti più bassi che ogni uomo nasconde accuratamente dentro di sè.


Copertina del libro "Uno splendido isolamento"

Edna O’Brien – “Uno splendido isolamento”

Delicato e intenso romanzo ambientato in Irlanda nei momenti più caldi della lotta dei militanti dell’IRA. Un’anziana signora vive in una splendida casa nei boschi irlandesi, isolata nei suoi ricordi normali, vedova di un marito che ha presto dimenticato e incastrata in una routine che probabilmente la fa sentire al sicuro ma la preserva da qualsiasi tipo di emozione. Un giorno un giovane combattente dell’IRA, per fuggire alla cattura, si nasconde nella sua casa. Nell’oscurità e nel silenzio di quella casa, da cui non possono uscire, lentamente si avvicinano: lei vede in lui il figlio che non ha mai avuto, lui le fa comprendere il dramma del loro popolo.


coipertina del libro "Pomodori Verdi Fritti"

Fannie Flag – “Pomodori verdi fritti”

Evelyn, una donna infelice e molto complessata, incontra in un ospizio Virginia, un’originale anziana signora che le racconta una storia di tanti anni prima: quella del Caffé di Whistle Stop, aperto in Alabama da una singolare coppia al femminile, la dolce Ruth e la temeraria Idgie, e frequentato da stravaganti sognatori, uomini di colore, poetici banditi e vittime della Grande Depressione. La movimentata vicenda di due donne, coinvolte loro malgrado in un omicidio, e la loro tenacia nello sconfiggere le avversità, ridanno a Evelyn la fiducia e la forza necessarie per affrontare le difficoltà dell’esistenza.


copertina del libro "Il vecchio e il mare"

Ernest Hemingway – “Il vecchio e il mare”

“L’uomo non è fatto per la sconfitta. Un uomo può essere distrutto ma non sconfitto”. Non c’è molto da dire su questo grandissimo capolavoro della letteratura mondiale. Un libro che offre punti di vista diversi ogni volta che lo si rilegge, come un buon vino matura in noi con gli anni, mutando colore e gusto.


Marina Lewycka – “Breve storia dei trattori in lingua ucraina”

Quando Nikolaj Mayevsky – un anziano ucraino ottantaquattrenne, emigrato in Inghilterra nel 1943 – comunica alle figlie che a due anni dalla morte dell’amata moglie si risposerà con Valentina, un’esplosiva e procace ucraina di soli trentasei anni, in famiglia scoppia il putiferio. Nadia e Vera sono due sorelle assai diverse tra loro e non si parlano da quando la madre è morta, ma di fronte a una simile notizia, non  possono far altro che allearsi e cercare di contenere i danni. Valentina, è ben chiaro, cerca solo una sistemazione in Inghilterra e un  passaporto che le permetta di fuggire dal suo paese d’origine. E per far questo è disposta a tutto. Una radiografia dei Paesi dell’Est prima e dopo la caduta del comunismo.


Sándor Márai – “Le braci”

Dopo quarantun anni, due uomini, che da giovani sono stati inseparabili, tornano a incontrarsi in un castello ai piedi dei Carpazi. Uno ha passato quei decenni in Estremo Oriente, l’altro non si è mosso dalla sua proprietà. Ma entrambi hanno vissuto in attesa di quel momento. Null’altro contava per loro. Perché? Perché condividono un segreto che possiede una forza singolare: “una forza che brucia il tessuto della vita come una radiazione maligna, ma al tempo stesso dà calore alla vita e la mantiene in tensione”. Tutto converge verso un “duello senza spade” ma ben più crudele. Tra loro, nell’ombra il fantasma di una donna. Uno splendido romanzo sull’amicizia e la vecchiaia che vi rimarrà a lungo nel cuore.


Haruki Murakami – “Kafka sulla spiaggia”

Un ragazzo di 15 anni, maturo e determinato come un adulto, e un vecchio con l’ingenuità e il candore di un bambino, si allontanano dallo stesso quartiere di Tokyo diretti allo stesso luogo, Takamatsu, nel Sud del Giappone. Il ragazzo, che ha scelto come pseudonimo Kafka, è in fuga dal padre, uno scultore geniale e satanico, e dalla sua profezia, che riecheggia quella di Edipo. Il vecchio, Nakata, fugge invece dalla scena di un delitto sconvolgente nel quale è stato coinvolto contro la sua volontà. Abbandonata la sua vita tranquilla e fantastica, fatta di piccole abitudini quotidiane e rallegrata da animate conversazioni con i gatti, dei quali parla e capisce la lingua, parte per il Sud. Nel corso del viaggio, Nakata scopre di essere chiamato a svolgere un compito, anche a prezzo della propria vita. Seguendo percorsi paralleli, che non tarderanno a sovrapporsi, il vecchio e il ragazzo avanzano nella nebbia dell’incomprensibile schivando numerosi ostacoli, ognuno proteso verso un obiettivo che ignora ma che rappresenterà il compimento del proprio destino.


Dolores Prato – “Giù la piazza non c’è nessuno”

Il romanzo uscì in prima edizione da Einaudi nel 1980 in versione ridotta, facendo notizia per l’età della sua autrice, una signora ultraottantenne. Esce nel 1997 in versione integrale: una donna giunta alla fine della sua vita volge indietro lo sguardo e, come attraverso la lente di un cannocchiale, perlustra un mondo lontano e scomparso, la civiltà contadina e artigianale, le scolorite nobiltà terriere di una piccola città delle Marche, Treja. Il romanzo si sviluppa nella storia di una ragazzina (l’autrice da piccola) che cresce senza mamma, accanto a un tenero e riservato zio prete e a una zia nubile nelle Marche contadine di fine ‘800.


Philip Roth – “L’animale morente”

L’animale morente è la confessione in prima persona del settantenne professor David Kepesh che racconta come la passione sensuale per una giovane studentessa di origine cubana abbia sconvolto la sua vita. Divertente, cinico e spregiudicato – il professore è coltissimo ed è un teorico del sesso – il romanzo diventa sempre più profondo, emozionante e commovente.


Jonas Jonasson – “Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve”

Un romanzo divertente e sorprendente dalla prima all’ultima pagina. Il nostro centenario fugge da un centro per anziani e da quel momento scopriremo il suo ricco passato, che mostrerà come alla fine la sua figura abbia diretto le sorti della storia mondiale. Un Forrest Gump della Terza Età che diventerà il vostro nuovo supereroe preferito!


José Saramago – “Le intermittenze della morte”

Lo spunto iniziale del romanzo è molto semplice: che cosa potrebbe succedere ad una piccola cittadina dove la morte ha dimenticato di colpire? Il libro è un’ironica riflessione sulla vita in una società, come l’attuale, caratterizzata dal timore della vecchiaia e dal tentativo di allontanare e rinviare la fine dell’esistenza.