schema della colonna vertebrale dove si mostra un caso di stenosi lombare

Stenosi lombare

A Villa Donatello i primi interventi in Italia con tecnica endoscopica mininvasiva

Il Dr. Lorenzo Paoli e il Dr. Alessandro Vagaggini hanno eseguito, primi in Italia, interventi chirurgici per la decompressione del canale vertebrale con tecnica endoscopica nei pazienti affetti da problemi di deambulazione legati alla riduzione del diametro del canale vertebrale lombare: la patologia vertebrale di più frequente osservazione nella popolazione anziana.

I neurochirurghi, attraverso una sub-centimetrica incisione cutanea, inseriscono l’endoscopio oltrepassando in modo a-traumatico la muscolatura della schiena, raggiungendo la sede da trattare. A questo punto, con l’utilizzo di speciali micro trapani e micro strumenti innovativi, possono ottenere l’allargamento necessario del canale vertebrale, risolvendo con successo la stenosi lombare in modo sicuro, senza dolore post operatorio  e con immediato recupero. Questa tecnica, validata e consolidata sul piano scientifico internazionale, è quindi disponibile nel nostro paese.

Il Dr. Paoli e il Dr. Vagaggini ci tengono a dire:

Un ringraziamento a Villa Donatello, società del Gruppo Unipol, che ha fortemente creduto nel progetto “endoscopia”, fornendo tutto il suo supporto e le tecnologie più all’avanguardia.

Intervista al Dr. Lorenzo Paoli

A latere del successo chirurgico appena ottenuto, abbiamo deciso di approfondire intervistando direttamente il Dr. Lorenzo Paoli, neurochirurgo che da anni svolge la propria attività presso la nostra struttura.

VD: Quali sono le ultime novità nella chirurgia della colonna vertebrale?

Dr. Paoli: Nell’ambito della chirurgia mininvasiva dedicata al rachide, abbiamo – primi in Italia –  recentemente svolto interventi chirurgici endoscopici per il trattamento della stenosi del canale vertebrale. Ciò è stato possibile grazie alla esperienza maturata negli ultimi 10 anni nel trattamento chirurgico endoscopico delle ernie discali lombari, con oltre 600 procedure svolte.”

VD: In cosa consiste questo intervento chirurgico?

Dr. Paoli: La riduzione del diametro del canale vertebrale lombare è la patologia vertebrale di più frequente osservazione nella popolazione anziana. Come disturbo principale dà una progressiva riduzione della autonomia nel cammino. Il trattamento chirurgico consiste, sinteticamente, nell’allargamento dei diametri del canale vertebrale. Questo è possibile con tecnica endoscopica grazie al miglioramento tecnologico dell’introduzione di speciali microtrapani e microstrumenti innovativi che garantiscono la mininvasività a garanzia di sicurezza, contenimento del dolore, immediato recupero fisico e sociale.
Il neurochirurgo, attraverso un’incisione cutanea più piccola di un centimetro, posiziona l’endoscopio nella sede da trattare attraversando i diversi piani muscolari in modo delicato e senza traumi.  A questo punto la decompressione, cioè l’allargamento necessario del canale vertebrale, avviene con l’ausilio di questi strumenti sotto controllo visivo su monitor ad alta definizione (4K), fino alla liberazione delle strutture nervose in esso contenute. L’intervento si conclude semplicemente con la rimozione dello strumentario e l’applicazione di un unico punto di sutura. La procedura, eseguita in anestesia generale, viene sempre registrata.

VD: Come si svolge il decorso post-operatorio?

Dr. Paoli: Il decorso è rapido con dolore post-chirurgico assente o facilmente controllato con i comuni antidolorifici. La mobilizzazione è libera già poche ore dopo l’intervento chirurgico e la dimissione dopo una notte di degenza.

VD: Quali sono i vantaggi di questa procedura?

Dr. Paoli: La assoluta mancanza di trauma alle strutture muscolotendinee nell’utilizzo dell’endoscopio svolge un ruolo determinante nel garantire un decorso post-operatorio libero da dolore; questa atraumaticità ed il fatto che questa è una procedura chirurgica esangue, consente di eseguirla anche su pazienti che presentano più patologie concomitanti, come spesso accade nella popolazione anziana, senza aumentare i rischi dell’intervento, con una netta riduzione della ospedalizzazione: i pazienti vengono dimessi il giorno successivo l’intervento chirurgico. Questa metodica è poi particolarmente interessante nel trattamento dei pazienti obesi: la maggior profondità del campo chirurgico è raggiunta agevolmente dall’endoscopio, senza che vi sia la necessità di allargare l’ampiezza dell’approccio chirurgico, come è invece inevitabile in tutte le altre tecniche. Ci sono infine vantaggi sociali meno evidenti, ma ugualmente importanti. La riduzione del tempo di ospedalizzazione, il minor utilizzo di farmaci antidolorifici, un più veloce ritorno alle proprie mansioni, in generale un cospicuo contenimento della spesa sanitaria.

VD: È necessario un periodo di riabilitazione?

Dr. Paoli: Il paziente trattato con questa tecnica non necessita di riabilitazione; la convalescenza si caratterizza per un più agile ritorno alla vita normale se paragonata a quella delle tecniche tradizionali.

I dottori Alessandro Vagaggini e Lorenzo Paoli