Una ragazza sulla spiaggia si mette la crema da sole

Estate: proteggersi dal melanoma è ancora più importante

La stagione balneare è iniziata e la nostra esposizione diretta ai raggi solari
ci espone a grandi rischi se non affrontata con responsabilità e attenzione

L’estate, il mare, la voglia di fuggire dalla canicola della città per rinfrescarsi in acqua e approfittare del sole. Questo è il periodo in cui le ore o i giorni liberi sono dedicati al fuori porta, esponendoci maggiormente ai rischi che derivano da prolungate esposizioni ai raggi solari.

Proprio in queste ore in Toscana sono stati lanciati importanti allarmi relativi all’aumento dell’insorgenza di melanoma tra la cittadinanza di cui tutti dovremmo tener conto. Per fortuna la prevenzione e il miglioramento della diagnostica hanno ridotto notevolmente la mortalità legata a questa tipologia particolarmente aggressiva di tumore: rispetto a trent’anni fa, quando il tasso di mortalità si assestava purtroppo attorno all’80%, adesso la Scienza medica è riuscita a portare la percentuale al 20%.

Il melanoma è una tipologia di tumore della pelle molto ben riconoscibile anche agli occhi di persone non esperte. In questi casi la prima cosa da evitare è quella di ignorare le eventuali modifiche epidermiche che si possano presentare sul nostro corpo e magari di farsi controllare periodicamente da un parente o un amico. Se l’auto-esame mettesse in risalto una lesione pigmentata sarà a quel punto molto importante avere un controllo e una valutazione da parte di un dermatologo: un melanoma nello stadio di lesione iniziale è guaribile nella quasi totalità dei casi.

Il melanoma può presentarsi sia in presenza di un nevo congenito che indipendentemente da esso, prevalentemente nella zona del tronco per gli uomini e agli arti inferiori per le donne.

Il melanoma si sviluppa inizialmente in una prima fase orizzontale, denotato da un aumento dell’area epidermica interessata, ma poi procede in una seconda fase, più aggressiva e pericolosa, diffondendosi in profondità  e spesso dando vita a metastasi, anche di organi distanti dal punto di insorgenza.

uno schema della diffusione del melanoma sulla pelle

Quali sono i fattori di rischio del melanoma?

La Scienza sta ancora indagando sul perché insorga il melanoma, ancora molte delle cause probabilmente ci sono sconosciute, tuttavia è possibile elencare alcuni fattori che si sono dimostrati essere di rischio e dei quali è utile tenere conto.

Oltre alla maggiore fragilità di chi ha una pelle chiara, all’età, l’ereditarietà e ad un numero incipiente di nevi sul corpo, il sole e gli effetti di prolungate esposizioni ai suoi influssi rappresentano probabilmente la fonte di rischio di cui tener maggior conto.

I raggi ultravioletti (UV) che il sole irradia su di noi  sono in grado di danneggiare il tessuto epidermico, così come procurare tumori della pelle tra i quali il melanoma.

Mentre i raggi UV-C sono bloccati dalla fascia protettiva dell’ozono, quelli di cui dovremmo preoccuparci di più sono i raggi UV-A e UV-B.

I primi, ritenuti per molto tempo meno pericolosi in termini di insorgenza di tumori della pelle, ci raggiungono in qualsiasi periodo dell’anno, anche in giornate particolarmente nuvolose, e rappresentano la percentuale più alta di raggi ultravioletti che raggiunge la Terra. I raggi UV-A sono particolarmente insidiosi perché, benché non siano responsabili di scottature e quindi indolori, hanno una capacità maggiore di penetrare in profondità fino a raggiungere lo strato sottocutaneo del derma. Per questa ragione da molti anni sono ritenuti anch’essi possibile causa di insorgenza di melanoma.

I raggi UV-B, invece, sono quelli che ci procurano la bella colorazione estiva che spesso ricerchiamo, sono fonte di scottature, eritemi e unanimemente riconosciuti come principali responsabili dei tumori della pelle.

Per queste ragioni, benché sistemi protettivi totali non siano ancora stati sviluppati, è molto importante assicurarsi che le creme che utilizziamo in spiaggia o in altre occasioni contengano agenti protettivi rispetto a entrambe le tipologie di ultravioletti.

Le precauzioni di cui parliamo valgono ancora di più per i bambini e gli adolescenti, soggetti a maggior rischio di influenze nocive da parte delle radiazioni solari.

Vivere il mare (o la montagna d’inverno) è un’esperienza che piace a tutti e che è importante fare anche per i molti benefici che apporta alla nostra salute. Ma la sovraesposizione prolungata al sole dovrebbe essere evitata, anche se si utilizzano protezioni specifiche.

Per le stesse ragioni è sconsigliato esporsi direttamente ai raggi solari tra le 11 e le 15, orari nei quali la potenza del sole è più elevata.