una donna sta provando a fare un massaggio cardiaco su un manichino

La Gestione del Primo Soccorso a Villa Donatello

[Seconda Parte] Intervista al Prof. Alfonso Lagi

Dopo aver chiarito i contorni della gestione del primo soccorso presso Villa Donatello, vogliamo adesso tornare a parlare del Percorso di Cura Fast Aid, rivolgendo alcune domande diretta al suo respondabile, il Prof. Alfonso Lagi.


Dr. Lagi, sarebbe molto importante comprendere la differenza tra la gestione del primo soccorso, di cui abbiamo parlato nell’intervista di ieri, e l’attività del Fast Aid di cui lei è responsabile.

È molto importante distinguere bene il concetto dell’ACRO (Arresto CardioRespiratorio Ospedaliero) cioè il gruppo di intervento urgente di cui avete parlato nella precedente intervista dal Fast Aid che è tutt’altra cosa.

Nel sistema ACRO il personale della Casa di Cura, quando scatta l’emergenza – così come in tutti gli ospedali visto che parliamo di un servizio obbligatorio per legge – deve essere in grado di svolgere tutte quelle attività di primo intervento tra le quali la rianimazione primaria. Ricordiamo infatti che la cosa della quale dobbiamo preoccuparci di più in questi casi è l’arresto cardiorespiratorio.

È per questo che tutti i medici ed il personale infermieristico, con cadenza biennale, vengono certificati per il BLS (Basic Life Support): devono essere in grado, quindi, di riuscire a comprendere se il paziente sta respirando e come respira, saper effettuare il massaggio cardiaco e attivare il soccorso del 118.

In caso di malore o incidente accaduto a persona che si trova all’interno della nostra struttura, sia esso paziente o visitatore, la squadra preposta alla gestione dell’emergenza deve essere in grado di fare una rapida valutazione diagnostica ma anche di erogare i primi aiuti terapeutici.

In queste situazioni è decisivo per l’efficacia dell’intervento poter avere la disponibilità di materiale idoneo: strumenti per la ventilazione, per l’intubazione, per defibrillare, c’è spesso necessità di farmaci, siringhe e via dicendo. Esistono, proprio per queste operazioni, una serie di contenitori a forma di zainetti indossabili e trasportabili, distribuiti in varie zone della clinica in maniera da essere sempre disponibili per chi è stato abilitato al compito d’intervento, compresi gli anestesisti-rianimatori.

Su questo aspetto a Villa Donatello abbiamo un responsabile dedicato, in questo caso Abukar Aweis con il quale avete parlato nelle scorse ore, che ha il compito di assicurarsi che questo materiale sia sempre disponibile, utilizzabile ed efficiente, in altre parole che sia funzionante e che venga rinnovato una volta utilizzato.

La stessa persona si occupa anche dell’organizzazione dei corsi di aggiornamento e perfezionamento dedicati a questa operatività nel campo del primo intervento: il materiale di cui abbiamo appena parlato deve saper essere utilizzato correttamente. Il personale medico e infermieristico, al di là del BLS primario, deve essere in grado di gestire fino in fondo l’emergenza. Il medico deve quindi saper eseguire e condurre le manovre di emergenza che gli competono, così come l’infermiere deve essere formato per aiutarlo, saper per esempio porgere gli strumenti dovuti nel momento giusto.

Quello che abbiamo detto fino ad ora riguarda quindi il sistema ACRO.

Con questo sistema noi possiamo intervenire anche fuori dalla clinica. È impensabile, se qualcuno avesse un’emergenza nel nostro piazzale o nelle zone subito antistanti alla Casa di Cura, che il gruppo di prima emergenza non esca ad assistere come la logica suggerisce. Questa cosa non è chiaramente una novità, visto che avviene anche all’interno dei normali ospedali.

Mentre Fast Aid cos’è, per i pochi che a Firenze ancora non ne conoscessero l’esistenza?

A differenza dell’ACRO, che abbiamo detto essere un’eccellenza per la prima emergenza, Fast Aid può essere definito come un aiuto medico rapido.

Il primo, il sistema ACRO, è obbligatorio per legge ma all’interno di Villa Donatello viene curato fino nel minimo dettaglio affinché possa essere il più rapido ed efficace possibile: pur essendo dovuto viene trattato con assoluta dedizione.

Il secondo, cioè il Percorso di Cura Fast Aid, è stato il frutto dell’iniziativa della Direzione della Casa di Cura, volta sostanzialmente a migliorare l’accoglienza.

Fast Aid copre una carenza del Sistema Sanitario pubblico, non sulla competenza degli interventi ma sulla rapidità degli stessi: una volta selezionato il tipo di intervento il Fast, che dà il nome al servizio, diviene l’obiettivo, la mission, attraverso la quale miriamo all’ottimizzazione dei tempi di lavoro, riducendo le attese dei cosiddetti codici minori.

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medici presentano il nuovo servizio Fast Aid