L’acqua che mangiamo

Riflessioni su come scegliere una dieta che sia “amica” di uno dei beni più preziosi che abbiamo: l’acqua.

Cosa penseresti se ti dicessi: mangi 3.496 litri di acqua. Ogni giorno. “Mangiare acqua” potrebbe suonare strano, ma presto scoprirai che ne mangiamo tantissima, siamo assuefatti senza rendercene conto.

Capire come consumiamo l’acqua è il primo passo al fine di trovare una soluzione ad una sfida importantissima: fare in modo che ogni essere umano sulla terra abbia accesso all’acqua di cui ha bisogno.

Molta dell’acqua che usiamo è visibile e la utilizziamo nelle nostre case. È l’acqua che usiamo per bere, cucinare e lavare. Questo si chiama consumo domestico.

Il nostro consumo domestico è di 137 litri di acqua tutti i giorni.

Ecco come arriviamo a consumare 137 litri:

  • 35% lavandoci e facendo la doccia
  • 30% utilizzando il WC
  • 20% utilizando la lavatrice
  • 10% mangiando e bevendo
  • 5% pulendo

Ed ecco il primo grosso problema: quello che consumiamo “in maniera visibile” è solo una piccola parte di quanto consumiamo davvero. Ci sono infatti due parti invisibili.

La prima parte invisibile è l’acqua usata per la produzione dei prodotti industriali che consumiamo ogni giorno, come la carta, il cotone, i vestiti. Questa parte ammonta a 167 litri ogni giorno.

La seconda grande parte invisibile è associata alla produzione del cibo che consumiamo. Essa ammonta a 3.496 litri ogni giorno, il che vuol dire che il 92% dell’acqua che usiamo è invisibile e si nasconde nel cibo che mangiamo!

Chiamiamo questa acqua invisibile acqua virtuale, termine coniato dal Prof. Tony Allan. Il concetto di acqua virtuale ci aiuta a capire quanta acqua ci vuole a produrre i prodotti che usiamo e il cibo che mangiamo.

Scopriamo perché è invisibile.

Prendiamo la carne di manzo, ad esempio. In un sistema di produzione industriale ci vogliono in media tre anni prima che l’animale venga macellato, per produrre circa 200 kg di carne.

Durante questi tre anni, la mucca consuma circa 1.300 kg di mangimi, come grano, orzo, avena, mais, ed altri cereali di piccole dimensioni.

La mucca consuma anche 7.200 kg di fibre come foraggio e fieno.

La produzione totale di tutti i mangimi e fibre richiede 3.060.000 litri di acqua.

Dobbiamo inoltre tenere in considerazione i 24.000 litri di acqua che la mucca beve durante questi tre anni; senza dimenticare i 7.000 litri per la pulizia e, infine, per la macellazione.

Dunque, in totale, abbiamo bisogno di 3.091.000 litri di acqua per produrre 200 kg di carne. Questo vuol dire che per produrre 1 kg di carne abbiamo bisogno di 15.400 litri di acqua.

Riesci a visualizzare nella tua mente 15.400 litri di acqua?

Nell’immagine qui sotto, questi sono 1.000 litri di acqua in bottiglie da 1 litro.

Mentre qui sotto sono rappresentati 15.400 litri di acqua: un muro di bottiglie alto 14 metri e lungo 23. Tutti nascosti dentro 1 kg di carne.

L’acqua è preziosa, ma non solo per bere: l’acqua è cibo. Grazie alla scienza sappiamo quanta acqua ci vuole per produrre il cibo. Ed è facile notare che alcuni prodotti richiedono meno acqua di altri.

  • 18.900 litri di acqua per produrre 1 kg di caffè
  • 15.400 litri di acqua per produrre 1 kg di carne di manzo
  • 10.400 litri di acqua per produrre 1 kg di carne di pecora
  • 6.000 litri di acqua per produrre 1 kg di carne di maiale
  • 4.300 litri di acqua per produrre 1 kg di carne di pollo
  • 3.180 litri di acqua per produrre 1 kg di formaggio
  • 2.500 litri di acqua per produrre 1 kg di riso
  • 1.830 litri di acqua per produrre 1 kg di grano
  • 1.780 litri di acqua per produrre 1 kg di zucchero
  • 1.425 litri di acqua per produrre 1 kg di orzo
  • 1.220 litri di acqua per produrre 1 kg di mais
  • 822 litri di acqua per produrre 1 kg di mele

Dunque adesso lo sappiamo: la maggior parte dell’acqua che usiamo – il 92% – viene utilizzata nella produzione di cibo.

Ma noi consumatori possiamo essere di aiuto? Certo che possiamo. La bella notizia è che ciascuno di noi può rendere il mondo più sicuro dal punto di vista idrico, al fine di affrontare il fabbisogno della popolazione futura. Come? La risposta è nel carrello della spesa.

L’ammontare di carne nella nostra dieta è importantissimo. Il consumo medio giornaliero di acqua di una persona che mangia carne è di circa 5.000 litri di acqua al giorno (quello di una persona vegetariana è di 2.500 litri). In paesi dove c’è un grosso consumo di carne, il consiglio è: per un solo giorno a settimana, proviamo a non mangiare carne.

Il tipo di carne che consumiamo è importante. Cerchiamo di comprare carne che provenga da animali allevati al pascolo. La carne allevata al pascolo è, di solito, più rispettosa delle risorse idriche, poiché la terra dedicata al pascolo spesso non può essere utilizzata per la produzione di cibo.  Le multinazionali e i supermercati, purtroppo, non favoriscono il consumo della carne allevata al pascolo. La carne a poco prezzo è, infatti, quella che proviene da animali allevati con mangimi, e questo tipo di carne è un danno enorme per il pianeta.

Un altro ambito su cui possiamo fare molto è quello dello spreco di cibo. Purtroppo siamo degli spreconi, sopratutto nei paesi più ricchi. Nelle economie avanzate buttiamo via circa il 30% del cibo che compriamo. Circa un terzo! E con esso, buttiamo via tutta l’acqua che usiamo per produrre quel cibo.

Proviamo quindi ad adottare dei comportamenti alimentari che siano più rispettosi di un bene così prezioso come l’acqua:

  • scegliendo di rinunciare, almeno per un giorno alla settimana, al consumo di carne
  • preferendo carne di animali allevati al pascolo e non in maniera intensiva
  • cercando di evitare quanto più possibile di non sprecare il cibo che compriamo

Fonte: thewaterweeat.com (Angela Morelli – InfoDesignLab)